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Quel Vuoto Costante Dentro: la Mancanza di Motivazione
La mancanza di motivazione è un momento difficile che ci limita, e per questo si può e si deve superare, perché oltre al vuoto c’è tutto quello che hai fatto, che sei e quello che sai fare.
Un giorno come tanti, ti svegli la mattina, svolgi la tua consueta routine e poi….quel vuoto, sopito dentro di te a poco a poco torna a farti compagnia: la mancanza di motivazione, benvenuta amica mia! Passano i giorni, ormai non li conto più, mi sono stancata di pensare anche al tempo, chissà quanti magari lo pensano.
Vai avanti come un automa, per abitudine principalmente, come se fossi comandato da un pilota automatico, poi quando meno te l’aspetti crolli. Stai preparando la cena in quella che potrebbe essere una tranquilla e normale giornata come tante e, improvvisamente arrivano i pensieri, i dubbi, le domande, le sensazioni, che vorresti aprire la finestra e urlare al cielo.
Quando perdiamo la motivazione ci sentiamo avviliti, annoiati, svuotati e privi di forza, la mente appare apparentemente piatta, come se le attività cerebrali si fossero prese una vacanza. La sensazione peggiore è quel devastante sentimento di rabbia, impotenza, vuoto nello stomaco e la mia presenza quasi ossessiva davanti alla vetrina della pasticceria vicino casa. Non vi consiglio in questi momenti di intraprendere una dieta!
Vi ritrovate anche voi in questo siparietto?
Vorrei sperare di no perché allora vuol dire che non state passando un bel momento, in un certo senso invece lo spero perché questo mi farebbe sentire quasi normale.
Mi occupo del mio blog a tempo pieno da due anni, scelta dettata dal desiderio di cambiare vita, adesso non voglio soffermarmi su questo, quello su cui vorrei concentrarmi è “la mancanza di motivazione” la quale ha assunto una vera sembianza con tanto di nome di battesimo “la belva”.
Lo so, fa ridere, ma ha un significato e ve lo posso spiegare. Un po’ di anni fa, durante una seduta di PNL mi hanno insegnato a dare un volto e un nome a ciò che ci affligge, come se lo facesse la mente di un bambino che fantastica sui suoi personaggi preferiti. Provate funziona, ve lo consiglio!
Come vi dicevo, mi occupo del mio blog da due anni, un lavoro al quale ci si può approcciare in molti modi, io ho deciso di svolgerlo a tempo pieno con grande impegno e passione. Spesso però, è facile cadere in preda a momenti di sconforto.
In fondo credo sia un problema piuttosto comune, indipendentemente dalla professione che svolgiamo, prima o poi può succedere di finire nella trappola della mancanza di motivazione. Entriamo in uno stato mentale negativo in cui diventiamo passivi, non proviamo più interesse per quello che facciamo, manca lo stimolo e l’entusiasmo di fare, ci sentiamo svalutati e insignificanti.
Mettiamo tutto in discussione senza osservare quello che abbiamo realizzato, la rabbia ci assale perché sentiamo un senso d’impotenza che induce a farci delle domande.
Cos’è che non va?
Perché non arrivano i risultati che mi ero prefissato?
Chi me l’ha fatto fare di cambiare vita, lavoro?
Dove sto sbagliando?
Sto facendo troppo poco?
Sto sbagliando strategia?
Pensieri e domande che in molti si fanno e credo sia del tutto normale quando si attraversa una fase lavorativa negativa, arrivano come lame taglienti, ti trafiggono piano piano e ti tolgono il respiro.
Allora come fare?
Come uscire da questo stato mentale e ritornare al top?
Forse al top non lo saremo mai perché è impossibile esserlo, ma possiamo aiutare noi stessi a trovare la via d’uscita. Non sono qui a darvi la soluzione ai mali della vita o a dirvi “5 modi per…”, ”3 motivi per…”, ”7 consigli per…”, voglio solo raccontarvi la mia esperienza e quello che faccio quando ahimè la mancanza di motivazione prende il sopravvento.
Non voglio farvi nemmeno da psicologa, ci mancherebbe, quella ve la trovate da soli e vi consiglio anche di cercarla perché in certi casi si ha bisogno di un supporto esterno, è normale, nulla di cui vergognarsi.
Una Domanda: Cosa Posso Fare per Stare meglio?
Alla domanda appunto: cosa posso fare per stare meglio?
Io vi rispondo:
non perdete di vista i vostri obiettivi
riconoscete i piccoli traguardi raggiunti
tenete un diario.
Non perdere di vista i propri obiettivi è molto importante perché aiuta a focalizzarsi sul traguardo, ci dice che stiamo lavorando per raggiungere qualcosa che per noi è importante.
La tendenza è sempre quella di proiettarsi in avanti, avere idee nuove da poter realizzare ed essere in prima linea. Non è sbagliato pensare di fare, realizzare, raggiungere, ci dà l’adrenalina per sentirci vivi e utili, però a volte fermarsi aiuta a ricaricarsi.
Fare un piccolo passo indietro e riconoscere i piccoli traguardi raggiunti nella vita lavorativa, ci permette di osservare quello che abbiamo fatto in passato e in un certo senso a tirarci su il morale. Aiuta anche a farci notare che, abbiamo un valore come persone, che attraverso le nostre forze e capacità, magari senza essere nemmeno tanto esperti su una determinata cosa, siamo riusciti comunque a raggiungere un risultato.
Wow è fantastico!
Davvero l’ho fatto io? Grande!
Io che non sapevo nemmeno cosa fosse WordPress, o come postare un articolo, come scattare una foto, usare un programma di foto-ritocco o cosa fosse la SEO! Invece ci sono riuscita!
Io ho fatto tutte queste cose? Complimenti a me stessa!
Fatevi davvero tanti complimenti, più che potete!
Il Mio Consiglio
Un consiglio che posso darvi che a me aiuta molto è quello di farsi una nota, un allarme, un post it, usate quello che preferite stabilendo una data, ad esempio ogni tre mesi in cui fate un viaggio a ritroso, dove osservate quello che avete fatto e i traguardi raggiunti.
Potete anche scrivere i vostri successi in un diario, un documento di Word, nelle note del computer, Excel o qualunque altro strumento digitale o cartaceo preferiate, ci sono tanti tool utili per organizzare il lavoro e tenere traccia di quello che si fa.
Io ad esempio mi trovo bene con “Google Drive” strumento che già uso per lavoro. Qui ho creato tre documenti che li ho chiamati A, B e C. In A registro tutto quello che faccio mese per mese, in B tutto quello che devo svolgere nel mese corrente e in C metto i progetti e gli obiettivi futuri.
In questo modo ho sempre sotto controllo la situazione lavorativa e la possibilità di consultarla, soprattutto quando cado nei momenti di sconforto e mi ritrovo a lottare con la “belva” (la mancanza di motivazione). Infatti questo mi permette di avere un ordine mentale, cosicché posso lodarmi di quello che ho fatto, valutare il da farsi al momento e tenere a mente gli obiettivi da raggiungere, per rimanere come si dice “sempre sul pezzo”.
Gli Altri ci Possono Aiutare
Non siamo soli, non dobbiamo avere paura di condividere con gli altri i nostri stati d’animo perché questo ci permette di confrontarci e scoprire che altre persone come noi sono afflitte dagli stessi problemi. Magari ci rendiamo conto che esistono persone le quali ogni giorno devono confrontarsi con problemi più grandi dei nostri e in un certo senso questo può aiutare a ridimensionare la realtà che viviamo.
A riguardo voglio raccontarvi un episodio che mi ha fatto riflettere e dato un po’ la spinta a recuperare la motivazione perduta. A volte basta davvero poco, una frase, un episodio, una persona con cui confidarsi per aprire una porta a una nuova speranza.
Un giorno mi trovavo con un’amica, verso la quale mi sentivo molto in colpa per come mi percepiva ultimamente, ero spesso nervosa, scontrosa, pessimista insomma non proprio una buona forma mentale.
Dopo essermi lasciata andare a uno sfogo, mi raccontò che un giorno sull’autobus di ritorno dal lavoro le sedeva accanto un signore cieco, che ascoltava tramite un messaggio vocale le frustrazioni di un amico. Egli si lamentava perché gli studi universitari non andavano molto bene, non sentiva più la voglia e lo stimolo di continuare, in sostanza voleva mollare tutto.
Il signore cieco al suo messaggio risponde dicendogli: “guarda i sacrifici che hai fatto fin’ora, vuoi davvero mollare tutto perché alcuni esami non ti sono andati bene o perché studiare è pesante? -“Allora io cosa dovrei fare nella mia condizione, nonostante tutto sono qui sull’autobus, ormai fa buio e mi trovo nell’orario di punta, devo tornare a casa e se posso arrivare davanti alla porta la mia motivazione ringrazia perché oggi come ieri ho raggiunto una conquista”.
Questo episodio cosa vi fa pensare? A me ha fatto riflettere e ridimensionare i miei problemi sollevando il mio stato d’animo. Può sembrare il solito luogo comune quello di confrontarsi con i problemi più grandi degli altri, ma è la verità.
La nostra tendenza è spesso quella di piangerci addosso perchè a volte i nostri problemi ci sembrano così enormi. Con gli occhi della consapevolezza poi ci rendiamo conto che sul piatto della bilancia il nostro problema forse non ha un peso così enorme ma forse si tratta solo di cambiare il modo di vedere le cose.
Il giorno seguente quell’episodio, apparentemente uno come tanti, la solita routine, una cosa però non era più la stessa: c’era la voglia di ricominciare. Ho aperto il PC e mi sono rimessa a scrivere.
Voi come reagite davanti alla mancanza di motivazione, e cosa fate per recuperare la spinta e la forza di reagire?
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