Il mio fruttivendolo di fiducia ormai mi conosce bene, quando entro da lui sa già che sono in vena di acquisti per la prossima ricetta del blog. Inoltre sa, che sono anche un po’ rompiscatole ed esigente, ma in maniera amichevole, ovviamente so di essere in buone mani e la qualità della sua merce non mi tradisce mai.
Poco tempo fa, un prodotto che avevo ordinato, non è risultato in linea con i criteri di vendibilità, così da commerciante attento e professionale, ha preferito non acquistarlo.
Tremendamente mortificato, per compensare il mancato articolo, buon uomo qual è, ha deciso di regalarmi due dolcissime e succose ananas. Io non potevo essere più felice, anche perché lui sa quanto adoro i frutti tropicali.
Inoltre sa quanto sogni di vivere in una capanna con il tetto in foglie di banano!
Ubicata ovviamente su una bella spiaggia tropicale, mentre mi diletto nelle mie ricette con l’estrattore e il mare cristallino dei Caraibi all’orizzonte. ?
Bel sogno no?
Chissà che un giorno non si avveri! Intanto mi accontento di sperimentare i miei cocktail, sognando, sorso dopo sorso, un angolo di paradiso, oppure tempo e soldi permettendo, fare una volata ai tropici per un soggiorno vacanziero.
Ricordi Lontani
Ebbene, l’ananas in questione, ha risvegliato lontani ricordi, legati a una vacanza con mio marito parecchi anni fa, sull’isola di Porto Rico, la più piccola delle Grandi Antille.
A Porto Rico modernità e tradizione convivono sinergicamente. San Juan la capitale, è popolata di enormi edifici in stile coloniale, moderni grattacieli e un centro storico che vanta grande interesse culturale e un’animata vita notturna.
Proprio così, c’è l’imbarazzo della scelta, tanti sono i locali dove servono la Pina Colada tra le migliori al mondo.
Quante ne abbiamo bevute!! ?
L’ananas infatti, è l’ingrediente base appunto del sopracitato cocktail, diventato negli anni ’60 la bevanda ufficiale di Porto Rico.
Già però, negli anni ’50 in buona parte dei Caraibi si era a conoscenza di questo cocktail, per questo motivo ho voluto rinominare il drink che vi propongo con il nome di: Cocktail ’50.
In primo luogo riprende in chiave analcolica la celeberrima Pina Colada, rivisitata a mio gusto, con l’amore nel cuore e nella mente dei mitici anni ’50. Personalmente è un periodo che adoro e mi affascina, soprattutto per lo splendore stilistico/sartoriale.
Chiacchere e Riflessioni
A parte i bei ricordi, be’ con le splendide ananas avute in regalo potevo certo non inventarmi qualcosa di succoso, sfizioso e ovviamente alcool free!
Sorrido, ma ora l’alcool non lo reggo più come una volta! ?
Per cui mi diletto a rivisitare e proporvi nel mio blog delle varianti di cocktail per chi, come me, non può assumere alcolici e che sicuramente rappresentano una versione più salutare.
Questo per dire, infine, che ci sono tanti modi per stare in compagnia e intrattenere la nostra vita sociale bevendo un drink analcolico. Con un po’ di fantasia si può dar vita a bevande che, oltre ad essere deliziose al palato, sono anche benefiche per la salute.
Spero come sempre che, se avete modo di provarlo vi possa piacere, sarei curiosa di conoscere le vostre impressioni, e se amate come me inventarvi dei cocktail alternativi.
Continuate a seguirmi per altre sfiziose ricette di cocktail e company con l’estrattore, visto che ormai avete imparato quanto sia versatile il suo uso, un abbraccio!
Samanta

COCKTAIL ’50
Ingredienti
- 5 fette di ananas biologico
- 100 gr di ribes biologico
- 1 foglia di menta
- 100 ml di latte di cocco
- 1 cucchiaio di succo di agave
- 2 cucchiaini di semi di anice
- STRUMENTO UTILE: LO SHAKER
Istruzioni
- Pulite l’ananas, tagliatela a tocchetti e ricavate le bacche di ribes.
- Mettete nell’estrattore l’ananas, il ribes assieme alla menta e i semi di anice.
- Versate infine il latte di cocco nell‘imboccatura dell’estrattore.
- Versate tutti gli ingredienti nello shaker, unite lo sciroppo di agave e shakerate bene.
- Servite fresco con ghiaccio, se vi rimane conservatelo in frigorifero non più di 24 ore.
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